Luglio 2020
18/07/2020
PROGETTO LIFE MONS
PROGETTO LIFE MONS
Life Mons: il Comune di Volpago unisce e coordina i Comuni dell’area montelliana in un progetto di quasi 5 milioni
per proteggere l’habitat e le specie autoctone
Presentato in questi giorni il progetto che partecipa al bando europeo LIFE 2020.
Un progetto poderoso e a più mani che sfiora i 5 milioni di euro: si tratta del progetto Life per il Montello con il quale il Comune di Volpago (capofila), interessando Veneto Agricoltura, l’Università di Padova, Amphi International e Venetian Cluster e con la partnership dei Comuni di Montebelluna, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, parteciperà al bando europeo LIFE 2020 relativo a progetti sui temi ambientali e climatici e con ricadute positive sui temi dell'economia circolare, dell'efficienza delle risorse, della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento.
Spiega il sindaco di Volpago del Montello, Paolo Guizzo: “Il progetto è il risultato del dialogo che, assieme al dirigente Mezzalira, il Comune di Volpago ha portato avanti con la Regione Veneto rispetto alla valorizzazione della Polveriera acquisita dall’amministrazione comunale. Questo dialogo ha portato a pensare di partecipare al bando europeo Life 2020 che si concentra sui temi ambientali e climatici e, visto che ormai da anni assieme agli altri quattro Comuni aderenti al Consorzio Bosco Montello, pensiamo all’area in maniera unitaria, è stato naturale coinvolgere anche le altre amministrazioni in questo percorso. In questo modo l’intento di valorizzare le biodiversità si estende oltre l’area della Polveriera, coinvolgendo anche le zone degli altri Comuni interessanti dal promuovere la convivenza di specie animali e vegetali autoctone. Si interverrà anche sulla ex scuola di Santa Maria della Vittoria affinché possa venire valorizzata come centro di educazione ambientale a disposizione di tutto il territorio”.
In particolare, il concept presentato pone il proprio focus su “Natura e biodiversità”, elementi distintivi dell’area montelliana. I valori storici e naturalistici di questa zona sono anche alla base del Consorzio "Bosco del Montello" che vede riuniti i cinque Comuni per favorire la protezione e la valorizzazione della zona boschiva del Montello.
Nello specifico, l'area del progetto, la collina Montello, coincide con l'area Natura 2000 IT324004 (SAC Montello), occupa 5.069 ettari ed è coperta per il 60% da boschi ed è circondata da altre aree Natura 2000 a dei Comuni che partecipano al progetto.
Il progetto riguarda principalmente quattro specie animali fortemente connesse all’habitat montelliano: Rana latastei, Lucanus cervus, Osmoderma eremita e Zerynthia polyxena e messe a dura prova da una serie di problemi che colpiscono l'habitat sono:
• il degrado forestale prodotto dalla privatizzazione e dai frequenti tagli o abbandoni di grandi aree forestali e dalla sostituzione di specie vegetali locali di grande valore ambientale con specie invasive e aliene (come Robinia pseudoacacia e Ailanthus altissima) di scarso valore per il mantenimento della biodiversità
• la chiusura di piccoli fossati d'acqua e stagni
• interventi e barriere infrastrutturali, in particolare su strade, che comportano la morte di adulti
• anfibi durante la stagione riproduttiva
• la frammentazione dell'ecosistema, soprattutto a causa dell'agricoltura intensiva con l’eliminazione di siepi, prati, zone umide oltre alla distribuzione di prodotti chimici su suolo e acqua
• la scarsa conoscenza e consapevolezza della fauna minore da parte di persone che vivono o frequentano il territorio.
Obiettivi
Obiettivo del progetto sarà quello di riportare le condizioni naturali nella foresta del Montello migliorando il suo stato di equilibrio e la composizione delle specie – riducendo ad esempio la presenza di specie aliene come la Robinia pseudoacacia - e favorendo la composizione e della struttura delle foreste con un aumento delle specie autoctone come Quercus petraea, Quercus robur e Carpinus betulus.
Tra gli obiettivi più specifici più significativi, vi sono invece quelli di:
• sostenere la conservazione delle quattro specie “bandiera” di anfibi e insetti sopra citate (Rana latastei, Lucanus cervus, Osmoderma eremita e Zerynthia polyxena ripristinando i loro habitat naturali (boschi di quercia e carpino);
• migliorare e creare microhabitat adatti a specie bersaglio e anche ad altre specie che possono beneficiare di questi microhabitat (ad es. Odonata, gli anfibi Bombina variegata e Triturus carnifex, altri insetti forestali);
• intervenire nella riduzione del roadkill di anfibi (la strage di animali in strada), attraverso interventi tecnici mirati.
Attori
• Il Comune di Volpago del Montello è il coordinatore/capofila del progetto e sarà supportato dal Cluster Veneziano nella gestione, nel coordinamento e nella rendicontazione del progetto, nonché nelle comunicazioni con CE / EASME e tra i partner.
• I Comuni di Montebelluna, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia sono associati al progetto ed effettueranno specifici interventi di conservazione nel proprio territorio per raggiungere gli obiettivi e migliorare l’ambiente.
• Veneto Agricoltura fornirà le sue competenze per la ricostituzione ambientale e il miglioramento delle foreste, anche grazie alla fornitura di piantine dal suo centro di vivaio forestale certificato e lavorerà anche sulla formazione dei tecnici, dei professionisti e dei lavoratori.
• Il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova si occuperà di sondaggi, delle analisi del e monitoraggio delle specie bersaglio, e darà informazioni scientifiche e contenuti per il materiale divulgativo.
• L’ente danese Amphi International porterà la sua esperienza pratica di 25 anni nella consulenza conservazione degli anfibi per poter creare e restaurare il sito di riproduzione, progettare le gallerie, le recinzioni e l’allevamento di anfibi e promuoverà gli scambi con altre esperienze in Danimarca, in Germania ed in Slovenia (LIFEAMPHICON).
• Venetian Cluster supporterà il leader nella gestione e nel coordinamento dei progetti, grazie alla sua esperienza nella gestione di progetti complessi.
Costi
Il progetto prevede un costo di 4,624,813 euro di cui 1.465.151 euro relativi al Comune capofila di Volpago del Montello ed è finanziabile al 60%.
Interviene il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero: “Ho espresso subito il mio apprezzamento per la proposta avanzata da Paolo Guizzo con particolare attenzione a due obiettivi, il primo è quello di dare attuazione ad un progetto elaborato dall’associazione ambientalista SOS anfibi di cui era promotore Enrico Romanazzi, giovane studioso montebellunese portato via da un male incurabile, attinente la messa in protezione degli anfibi. Si tratta del progetto di realizzazione di sottocondutture stradali accompagnate da reti di protezione per consentire gli spostamenti degli anfibi.
Il secondo obiettivo è la valorizzazione scientifica e culturale dell’erbario Saccardo di proprietà della Provincia ma assegnato in gestione al Museo civico di Montebelluna. Si tratta di una vera e propria arca della biodiversità. Si tratta di studiare tutte le essenze rappresentate presenti intorno alla metà dell’800 sul Montello per arrivare ad una pubblicazione scientifica utile a definire le linee per una nuova politica ambientale finalizzata alla valorizzazione della biodiversità sul nostro colle”.
13/07/2020
UN SORRISO PER IL CUORE

08/07/2020
VOLPAGO CITTÀ CHE LEGGE

il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, attraverso la qualifica di Città che legge, promuove e valorizza quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’intento è riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
La prestigiosa qualifica è stata ottenuta dal nostro Comune grazie alla partecipazione costante da parte della biblioteca comunale e delle scuole ai progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri), alle iniziative regionali e provinciali (Il Veneto Legge, Biblioweek) e ad azioni congiunte di promozione della lettura tra biblioteca, scuole e associazioni.
Un riconoscimento che consentirà al Comune di partecipare ad eventuali bandi del Cepell per l’assegnazione di contributi economici, premi, incentivi ai progetti più meritevoli in materia di promozione della lettura.
La prestigiosa qualifica è stata ottenuta dal nostro Comune grazie alla partecipazione costante da parte della biblioteca comunale e delle scuole ai progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri), alle iniziative regionali e provinciali (Il Veneto Legge, Biblioweek) e ad azioni congiunte di promozione della lettura tra biblioteca, scuole e associazioni.
Un riconoscimento che consentirà al Comune di partecipare ad eventuali bandi del Cepell per l’assegnazione di contributi economici, premi, incentivi ai progetti più meritevoli in materia di promozione della lettura.